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Rifugio G. Graffer al Grostè

Concorso di progettazione per la riqualificazione e ampliamento del rifugio G. Graffer al Grostè (TN)

  • UBICAZIONE
    Dolomiti di Brenta
  • COMMITTENTE
    SAT
  • SERVIZI ESEGUITI
    Concorso per la progettazione
    architettonica e strutturale
  • CATEGORIA
    Concorso

Il progetto scaturisce dalla lettura territoriale del sito: l’originario Rifugio G. Graffer, inaugurato nel 1947, è posto in posizione panoramica ai piedi del Monte Grostè, in un’ampia vallata delimitata ad est dal passo del Grostè, a nord dalle cime del Brenta settentrionale che lo sovrastano, mentre verso sud spicca la verticalità delle pareti del Massiccio del Brenta e ad ovest, in lontananza, lo sguardo si perde sul frastagliato gruppo dell’Adamello.

Ed è proprio tale visione a dare ispirazione al concept per l’ampliamento del rifugio Graffer, un’idea che vuole abbracciare l’imponenza eterea delle cime e riportarla ad un livello più umano trasformandola in edificio e funzione materiale.

Si genera in questo modo uno spazio che, dall’estremità est del rifugio preesistente, si estende verso sud ad abbracciare i grandi plateatici di sosta che affiancano le piste da sci e si fonde con l’esistente creando un ponte con duplice funzione di collegamento al livello rialzato e di accoglienza al piano terra, venendosi a generare un tunnel di accesso all’area di ristoro esterna grazie ai dislivelli preesistenti.

Il linguaggio proposto per l’ampliamento del Rifugio Graffer è in stile contemporaneo anche nell’utilizzo dei materiali, il cemento armato è presente solamente nel basamento al piano terra e per la relativa soletta; le strutture in elevazione sono costituite da portali in legno lamellare accoppiate a pannelli in xlam, con rivestimento in lamiera aggraffata con tonalità cromatiche similari a quella dell’attuale copertura in lamiera del rifugio esistente.

Per tutti gli interni aperti al pubblico si è proposto l’utilizzo del legno al fine di richiamare il calore e l’accoglienza che tale materiale riesce a suscitare, accentuando il contrasto con l’esterno dell’edificio più freddo e moderno.